Stadio Nuovo

La questione relativa al nuovo stadio della Fiorentina sta tenendo banco ormai da diverso tempo: sono ormai più di dieci anni che il club dei Della Valle ha manifestato l'interesse alla costruzione di un nuovo impianto, per poi presentare il progetto (anche se non definitivo) nel marzo del 2017. Vediamo quali sono le idee dei nove candidati alla poltrona di Palazzo Vecchio, partendo dal presupposto che per il sindaco uscente Dario Nardella lo stadio è fondamentale per proseguire nell'opera di sviluppo di Firenze. Per il membro del PD "gli stadi di proprietà sono fondamentali in Italia, così come negli altri paesi europei. Nell'impiantistica sportiva l'Italia ha uno spaventoso problema di deficit: è inaccettabile andare a vedere una partita con freddo, gelo o pioggia". In caso di rielezione, rimarrebbero comunque da risolvere dei problemi emersi nell'ultimo periodo con i fratelli Della Valle.

Passiamo a Ubaldo Bocci, il grande avversario di Nardella alle prossime elezioni: per il candidato del centrodestra "il nuovo stadio per la Fiorentina si può fare, a condizione che ci sia un progetto chiaro e definito della società. Il Comune però non può pensare di calare sempre le brache ed essere sempre disponibile a quella che è l’attuale proprietà della Fiorentina: è tempo che qualcuno si ricordi che la Fiorentina è un patrimonio della città". Un endorsement al nuovo stadio dunque, ma anche un preciso avvertimento ai proprietari del club viola. 

Roberto De Blasi, candidato del Movimento 5 Stelle, apre all'idea di un nuovo stadio per Firenze ma con delle condizioni ben precise: "Il nuovo stadio dovrà essere realizzato ai margini della città con ampie zone da destinare a parcheggio, attività commerciali e produttive e nelle immediate vicinante di uno svincolo autostradale con strade fatte in modo da evitare di intensificare il traffico cittadino attuale  in occasione delle manifestazioni sportive". 

Antonella Bundu invece, candidata per le liste Sinistra Italiana, Potere al Popolo e Firenze Città Aperta, non chiude alla realizzazione di un nuovo stadio ma propone anche un'altra idea: "La Fiorentina non ha ancora prodotto un piano economico e finanziario sul progetto della Cittadella Viola (che oltre allo stadio prevede alberghi e un grande centro commerciale) ma penso che sia riduttivo dare tutte le colpe ai Della Valle". E continua così: "In tutto questo tempo il Comune poteva fare molte cose: per esempio chiedere alla Soprintendenza l’autorizzazione per completare la copertura del Franchi e studiare il modo per portare la tranvia fino a Campo di Marte. In questo modo si potrebbe anche pensare di continuare a utilizzare il vecchio impianto, che è un esempio ingegneristico e architettonico di inizio ‘900 e, se dismesso, diventerebbe l’ennesimo contenitore vuoto in città".  

Proseguiamo nella nostra inchiesta sul nuovo stadio della Fiorentina con Andreas Lasso, candidato per la lista dei Verdi: "La nostra posizione è chiara, non si può pensare di avere due stadi in una città di più di 350mila persone, si rischia un caso Flaminio due. Inoltre è incomprensibile che delle scadenze che si dicono essere ultime siano slittate costantemente di sei mesi e più e che si vada avanti così. Se dovessi diventare Sindaco non accetterei un mancato rispetto delle scadenze, senza giustificazioni. Da amministratore, se un imprenditore vorrà far qualcosa a Firenze dovrà elaborare un progetto utile e sostenibile per la Città. Crediamo che sia giusto puntare sull'Artemio Franchi e lavorare su questo portando i migliori architetti mondiali a confrontarsi col genio di Pier Luigi Nervi. Pensiamo che si possa ammodernare il Franchi creando un concorso internazionale tra i migliori architetti mondiali, come quello lanciato da Bloomberg nel 2013, per dare 'un tetto al Franchi'. Un progetto che renda lo stadio di Firenze più adeguato, comodo e moderno pensando anche creare soluzioni per la zona circostante".

E' ora il turno di Gabriele Giacomelli, candidato del Partito Comunista: "Siamo assolutamente contrari al progetto del nuovo stadio per molteplici ragioni: prima di tutto il nuovo stadio non sarebbe altro che una minuscola parte di un enorme progetto cosiddetto della "cittadella viola", una vera e propria "dellavallopoli" ovvero un quartiere completamente in mano a magnati miliardari con outlet e negozi di lusso, tutto nella direzione di una ulteriore commercializzazione di ciò che noi comunisti riteniamo debba essere una passione popolare e non un business per miliardari. Un altro elemento da considerare e che oggi vediamo applicato in quelle realtà dove esiste uno stadio di proprietà moderno è l'aumento incredibile del costo dei biglietti; un aumento che di fatto renderebbe l'accesso alla manifestazione sportiva un lusso per quei pochi che potranno permetterlo. Come comunisti proponiamo la piena riqualificazione del Franchi con particolare attenzione ai settori popolari come le curve completamente trascurate dai recenti lavori di "ammodernamento" dello stadio, siamo favorevoli alla valutazione di un progetto di copertura tramite una struttura esterna che non andrebbe a intaccare il valore architettonico dello stadio comunale". 

Passiamo ora a Saverio Di Giulio, candidato per Casapound Italia: "Non è ipotizzabile la realizzazione di un progetto in cui il calcio sembra essere un elemento quasi marginale nell’ambito di un intervento urbanistico che evidentemente mira alla speculazione attraverso la realizzazione di appartamenti, uffici, negozi, strutture ricettive e via dicendo. Non dobbiamo poi dimenticarci la già precaria situazione di una zona periferica, quella di Novoli, già messa a dura prova da una forte concentrazione abitativa, un traffico insostenibile, progetti infrastrutturali fortemente impattanti attualmente in progettazione ma non ancora ben definiti e da grossi problemi di criminalità e degrado. Ciò che farei da Sindaco, dunque, è riavvolgere il nastro, iniziare un processo partecipativo con le associazioni dei tifosi, al centro del quale porre la volontà dei sostenitori della Fiorentina e se necessario indire un referendum tra tutti i cittadini, un referendum con due progetti: uno di ammodernamento dell'attuale impianto e uno di realizzazione di uno stadio nuovo". 

Analizziamo ora le idee di Mustafa Watte, candidato della lista Punto e a Capo: "Il nuovo stadio può essere costruito evitando di favorire la speculazione e il consumo inutile di territorio. Per questo occorre che sia il pubblico ad assumersi direttamente il compito della sua realizzazione. Rimane aperto il problema dell’utilizzo dell’attuale Stadio Artemio Franchi, monumento nazionale ed inserito in una area fortemente e storicamente urbanizzata. Questo non può essere abbandonato senza alcuna funzione. In questo caso la gestione può essere affidata in un corretto rapporto pubblico/privato che ne garantisca la conservazione, l’uso e la manutenzione". 

Chiudiamo la nostra analisi con Fabrizio Valleri, candidato di Libera Firenze: "Consumo zero di suolo vuol dire nuove costruzioni zero. E’ abbastanza chiaro? Noi siamo per la copertura del Franchi e la valorizzazione e il recupero di tutto Campo di Marte e di Coverciano". 





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