Nonostante le numerose differenze sui temi principali dei propri programmi elettorali, i candidati si ritrovano invece tutti più o meno d’accordo su due punti quali turismo e sociale.
Analizzando più nel dettaglio le parole di ciascuno di essi possiamo vedere come tutti siano d’accordo sul fatto che il turismo nella città di Firenze vada controllato e regolato:
come sostiene l’ex sindaco Nardella “il turismo è una grande opportunità economica, ma va governato”, valorizzando i musei minori e gli itinerari meno battuti. Il candidato del Centro-Destra Bocci, propone l’apertura di un’agenzia di marketing territoriale per un ‘turismo di qualità’, in grado di poter competere con le maggiori capitali artistiche europee. De Blasi, candidato del Movimento5Stelle sostiene che Firenze venga considerata come ‘un museo a cielo aperto’ e che bisognerebbe invece trattenere i turisti che vengono solo in giornata coinvolgendo le periferie e migliorando i servizi. Tutti gli altri, dal giovanissimo candidato del Partito Comunista Gabriele Giacomelli, passando per Antonella Bundu, Mustafa Watte della lista civica Punto e a Capo e il candidato dei Verdi Andres Lasso, fino a quello di estrema destra Di Giulio parlano di “un turismo selvaggio che ha portato ad un aumento vertiginoso degli affitti”, a danno di famiglie che si ritrovano senza casa e dei cittadini di Firenze, in particolare nel centro storico, per questo è necessario “spalmare il turismo coinvolgendo la periferia e ridistribuendo le strutture ricettive”, “mettere un tetto massimo agli appartamenti destinati ai turisti”, “limitare gli affitti brevi” e “agevolare chi affitta ai residenti nel comune di Firenze”. Bisognerebbe inoltre evitare di svendere Firenze accettando qualsiasi progetto che porti ingenti capitali mettendola nelle mani di ricchi imprenditori che la renderebbero una città vetrina, togliendola ai veri proprietari, i fiorentini!
Per quanto riguarda invece il sociale, la priorità sono gli anziani e le famiglie senza una casa:
i due candidati più attenti agli anziani sono Nardella e Watte. Il primo propone la destinazione di 50 appartamenti ad anziani soli, troppo ricchi per le case popolari, ma allo stesso tempo in condizioni di povertà per farcela da soli, nel villaggio residenziale di coabitazione Montedomini; il secondo, tramite la collaborazione con RSA e centri diurni, propone attività motorie, ricreative e culturali, e l’assistenza domiciliare da parte di infermieri e operatori sanitari. Ai due si aggiunge il candidato della Lega Bocci, proponendo maggiore vigilanza sulle ASL e l’attivazione del servizio ‘mensa a domicilio’. Riguardo al secondo argomento tutti i candidati sono d’accordo sul diritto alla casa per ciascuno, proponendo il recupero di immobili sfitti da rivendere al prezzo di costruzione alle famiglie italiane (per il candidato Di Giulio) e di ogni altra etnia (per i candidati Bundu e Giacomelli).